Messaggi di cordoglio pubblici
Mercoledì 07 Gennaio 2015 08:27
Buon giorno a tutti. Desidero raccontarvi brevemente la vita di mia mamma ma data la circostanza ed il mio carattere ho preferito mettere nero su bianco almeno una parte di quello che vorrei dirvi. La mia mamma è nata ai Marani di Ala il primo gennaio di 81 anni fa, nell’infanzia ha vissuto con la sua famiglia a stretto contatto con il padre che lavorava come falegname nel laboratorio sotto casa, presto è stata coinvolta nella vita famigliare e sempre lo ha aiutato nei suoi lavori acquisendo una mentalità costruttiva e lo spirito del vero artigiano che coniuga il sapersela cavare in ogni situazione con l’essere creativo e saper distinguere tra un lavoro fatto bene ed uno “trat li” come si dice da noi. Questa dote trasmessa dal padre è riuscita a convertirla e riproporla in un'altra professione più appropriata per una donna quale la sartoria, già la nonna in una occasione mentre vedeva che si apprestava ad improntare un vestitino di una bambola aveva capito che la sua vita professionale sarebbe stata quella della sartoria e glielo disse e lei già a quell’età’ capì quale strada avrebbe dovuto intraprendete. Già a 14 anni lavorava in proprio soddisfando via via le esigenze sempre più importanti dei suoi primi clienti dai vestiti più semplici a quelli più elaborati acquisendo sempre più esperienza e stima. La sua capacità è stata notata anche da persone “importanti” che abitavano o avevano origine ad Ala una delle quali le ha proposto il salto di qualità facendola sbarcare fuori dai confini nazionali in quel di Ginevra in una sartoria di alto rango dove è stata messa subito alla prova lusingando la responsabile la quale aveva capito di aver trovato una professionista da non perdere. Poco dopo però durante un suo viaggio di trasferimento tra Ala e Ginevra ha incontrato il mio papà ed è stata quindi messa davanti ad una scelta tra farsi una vita famigliare o proseguire per la sua strada professionale che sarebbe stata sicuramente piena di soddisfazioni; lei in quel momento ha deciso che vi era qualcosa di più’ importante della professione e quindi ha ritenuto più giusto farsi una famiglia. Questo però non le ha per fortuna impedito di dedicarsi ancora alla sua passione infatti nel suo locale dove l’altro giorno ci ha lasciati ha potuto dare forma alle sue idee e di conseguenza dare vita a vestiti e creazioni di ogni genere e conformazione dalla custodia della mia calcolatrice da un pezzo di lenzuolo a vestiti da sposa da mille e una notte da tessuti costosissimi magari con me che giocavo con il lego sulla macchina da cucire; L’unica cosa che si rifiutava categoricamente di fare era di rammendare i guanti da lavoro tutti distrutti quando glieli mettevo sul suo tavolo. Ha continuato cosi per molti anni fino a quando ha sentito la necessità di mollare per poter stare vicino al papà e a me nei nostri molteplici lavori manuali dove comunque il suo senso del bello e la sua creatività sono stati sempre da noi riconosciuti infatti ove necessitava una scelta di carattere estetico veniva sempre interpellata in prima persona. L’ultimo vestito che avrebbe dovuto e voluto fare sarebbe stato quello da sposa di mia moglie ma la malattia glielo ha impedito e di questo non vi dico il dispiacere che ho provato e che provo ancora tanto che quando verrà la mia ora sarà la prima spiegazione che chiederò a nostro Signore. Sono contento di esserle sempre stato vicino perché da mia madre c’erano tante cose da imparare perché lei era una che ne sapeva in ogni campo ed ora i suoi insegnamenti universali li vedo materializzarsi nella presentazione dei miei progetti in ambito privato e pubblico, nel modo di rapportarmi con i miei clienti e nella creatività delle mie realizzazioni sia professionali che del tempo libero. Sono infine felice che la mia mamma se ne sia andata serenamente sicuramente perché tutti i suoi ultimi progetti che mi riguardavano sono stati realizzati: mi sono laureato, mi sono sposato con una brava ragazza dalla quale ho anche avuto due splendidi bimbi sani che ha avuto la possibilità di conoscere e che hanno dato lei molta soddisfazione e un sicuro scopo di vita. Rammento ancora la sua volontà di ricordare il fratello Alessandro scomparso pochi anni prima e per questo ringrazio pubblicamente mia moglie di aver acconsentito senza indugio a dare al nostro primogenito quel bel nome. Nella sua malattia abbiamo affrontato il mondo dell’assistenza domiciliare e questa è stata un’ esperienza unica che ci ha cambiato e ci ha fatto conoscere una miriade di persone originarie da ogni parte del mondo tutte dotate di una sensibilità ed una professionalità uniche difficili da trovare fuori da questo ambito ove spesso vi sono solo interessi economici, di immagine personale e di opportunità. Ringrazio poi il mio papà per come si è speso per la mamma per tutta la vita e specialmente in questi ultimi 5 anni nei quali dalle 6:30 alle 23 ogni santo giorno si affannava in ogni modo per rendere il più possibile dignitosa la degenza della mamma, ti assicuro che ci sei riuscito nel migliore di modi. Devo poi ricordare che talvolta, quando io e il papà eravamo in difficoltà abbiamo chiesto l’intervento di mia moglie Cinzia la quale non ha mai esitato a farsi su le maniche e a mettere le mani dove dovevano essere messe e per questo la ringrazio ora davanti a tutti voi, di questo mi ricorderò sempre e la mia mamma te ne sarà sempre grata. Ora sono contento che abbia compiuto questo passo perché il suo posto non era su di una sedia a rotelle ma su di una sedia normale davanti ad una macchina da cucire oppure in piedi davanti alle padelle o ad un lavoro manuale da fare, sono sicuro che ora sei tornata in azione ti chiedo solo se ogni tanto dai giù uno sguardo per dirci la tua idea su quello che stiamo per fare. Scusami solamente se, nei miei lavori manuali, ho i pantaloni strappati o impolverati oppure se mi faccio la barba solo al sabato sera ma come sai mi piace anche farti arrabbiare come ho fatto fino all’altro giorno cosi dopo el papà el te dis: ma nol vedit che el te tol per giro? Ciao Mamma.
GUIDO BORSI
Venerdì 02 Gennaio 2015 15:28
Partecipiamo con viva commozione e umano cordoglio alla vostra incommensurabile perdita.
Fam. Turrina Michele